STORIA

Il centro storico, alquanto pittoresco, è ben mantenuto e quasi integro. Proprio nel borgo antico dal belvedere è possibile volgere lo sguardo sulla vallata e comunque sul territorio circostante, di buon valore naturalistico, caratterizzato da una fitta boscaglia, che circonda quasi interamente il centro abitato. Attorno si alza vigorosamente la voce soave del meraviglioso paesaggio molisano con i suoi pittoreschi colori che lasciano all'osservatore, in meravigliata contemplazione, un segno indelebile nello spirito. Un'ipotesi piuttosto accreditata ritiene che l'origine del suo nome derivi dalla presenza di un romitorio, intitolato a S. Biagio, intorno al quale nacque inizialmente il villaggio. Durante il periodo svevo il feudo fu sotto il controllo dei Conti D'Aquino e poi, nel periodo angioino, sotto il dominio della Famiglia Santangelo. Nel 1326 troviamo menzionato un certo  Alibamonte di San Biase tra i cavalieri al seguito del Duca di Calabria. Nel 1382 San Biase era già feudo di Niccolò di Sangro. Nel 1443 ne fu titolare Paolo di Sangro; lo stesso donò nel 1450 il feudo al germano Prinzivalle, il quale ne fu privato da Re Ferrando II Aragonese. Re Ferrando con diploma del 9 febbraio 1496, assegnava San Biase in feudo alla Città di Isernia. Tuttavia non si trattava di una donazione, ma di un regalo di un paio di annualità di rendita del feudo stesso, poiché nel 1498 San Biase era intestato ai Carafa di Forlì. Successivamente San Biase divenne feudo della famiglia De Blasiis, che alcuni vogliono originaria di San Biase altri di Trivento, in realtà essa dimorava a Campobasso. Della famiglia De Blasiis  citiamo Domenico che governò il feudo dal 1540 al 1559, Carlo, la cui unica figlia sposò Diego  De Varanis,  governatore di Trivento, con l’obbligo di assumere il cognome di lei  onde il motto: “ Excisa non avulsa” che dall’epoca di tale patto, contornò lo scudo baronale ad indicare  che la stirpe continuava. Ultimo feudatario fu Prosdocimo de Blasiis dal quale il feudo passò in testa alla famiglia lucernina Scoppa de Blasiis. Agli inizi del 1500 una parte del borgo fu insediata da una colonia di serbo-croati.

 

Cosa vedere:

 

Nel centro del paese si trova la Chiesa di Santa Maria dell'Acquabona a due navate diseguali, la cui intitolazione è certamente riferita alla bontà dell'acqua del luogo. Di notevole interesse storico è la Croce viaria di pietra (1648) sita nel piccolo borgo.